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La piazza di Cantù

L'EVOLUZIONE DELLA PIAZZA GARIBALDI

La piazza adattata ai bisogni dei cittadini

La piazza di Cantù ha subito numerose modifiche nel corso degli anni, cambiando di conseguenza le abitudini delle persone. Negli anni '50 la piazza era principalmente un luogo di transito dove lasciare la macchina dopo la soppressione della tranvia (1 dicembre 1952), che passava proprio dal centro. Oggi è diventata il punto di raccolta per eccellenza tra i giovani, per via dei bar presenti nelle vicinanze.
Vorrei ora sentire un vostro parere. Viste le modifiche della piazza e dei cambiamenti sociali che ha apportato, quale delle due situazioni preferite? Per quale motivo? Come utilizzate la piazza? Ringrazio per i vostri feedback.

IL TUO COMMENTO

1956 - foto di Giuseppe Croci

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2018 - foto di Marta Cattaneo

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La piazza: 1956 - 2018
Fammi sapere come valuti i cambiamenti!
I commenti saranno pubblicati.

Marta Cattaneo
Student in Visual Communication
Email: marta.cattaneo@student.supsi.ch

COMMENTI

Jessica, 22 anni

"La piazza ha subito varie modifiche nel corso del tempo ma ad oggi non potrei immaginarla diversa da com'è. Grazie ai numerosi parcheggi presenti nelle vicinanze (Piazza. S. Rocco, Piazza Mercato, Piazza degli Alpini, Via Dante) trovo sia giusto che resti una zona dedicata ai pedoni. E' infatti un luogo di ritrovo per giovani e meno giovani grazie alle attività commerciali che la circondano, inoltre in inverno ci si può divertire sulla pista di ghiaccio e ritrovarsi insieme davanti alla Giubiana che brucia. Questa "nuova" piazza mi piace!"

Angela Blonda, 57 anni

"Preferisco come era una volta , ma senza parcheggio... con piu verde e posti da sedersi in tranquillità...dove non fai passare neanche le macchine e qualcosa per i bambini...qualche gioco."

Antonella, 53 anni

"La prima cosa che mi ha colpito di Cantù e stata la piazza. Mi è piaciuta subito...."

Sara Borbone, 29 anni

"Personalmente preferisco la piazza attuale poiché rimane più ampia e sfruttabile di quella vecchia..in questo modo può essere un luogo di incontro non solo per ragazzi di sera,ma anche per mamme e bambini,giovani e meno giovani durante il giorno"

Gabriele, 30 anni

"Ora senza i posteggi credo sia più bella, con più spazio e meno macchine! E sembra ci sia anche più verde."

Sara, 21 anni

"Da che ho ricordi piazza Garibaldi è sempre stata nella sua forma attuale quindi la mia opinione è forse parziale. A mio parere renderla pedonabile ha certamente favorito molte iniziative locali ed è stato fondamentale per la formazione di un vero e proprio "centro" della città , sia fisico che culturale, come luogo di incontro di giovani ma non solo. Cosa che altrimenti non si sarebbe forse verificata, vedo quindi il cambiamento in modo positivo."

Andrea, 28 anni

"Sinceramente non mi ricordo molto della "vecchia piazza" quindi non posso esprimermi su come era prima, però ora mi piace, a parte la fontana."

Luisa, 55 anni

"A me piaceva come era negli anni 70/80 ma chiusa al traffico con magari più panchine e più verde."

Achille, 56 anni

"Prima era molto più bella negli anni 80 c'erano anche tanti alberi intorno al parcheggio ecco magari già allora doveva essere una piazza pedonale"

Riccardo, 21 anni

"Non mi sento di definire la piazza come la troviamo oggi migliore o peggiore rispetto a come fu cinquant'anni fa. Penso che la struttura di una piazza debba rispecchiare le necessità del cittadino. Da utilizzatore mi ritengo soddisfatto del servizio che offre. Per quanto riguarda la scelta estetica la ritengo discutibile. Credo, tuttavia, che sia stato un buon compromesso pratico-economico."

Michelina, 51 anni

"Personalmente avrei lasciato la vecchia pavimentazione in porfido. Mantendento il fascino antico della vecchia piazza. Approvo invece la decisione di renderla pedonale con panchine e magari del verde in più."

Rosita, 62 anni

"La piazza di Cantù durante gli anni è vero a subito dei cambiamenti, ma questo finale è quello che preferisci,moderno, attuale e pieno di vita , con i giovani si incontrano per stare insieme."

Juan Carlos, 57 anni

"Sono più legato alla piazza anni 80 per il semplice motivo che in quel periodo la frequentavo speso ,però nello steso modo non mi dispiace nemmeno adesso ,sicuramente più portata ad ospitare eventi"

Maurizia Farina, 53 anni

"Sicuramente ora è molto meglio: negli anni 80 era semplicemente un posteggio, con un traffico già allora insensato, volto solo alla ricerca di un posto auto; sedersi sulle poche panchine allora presenti significava riempire i polmoni di gas di scarico. Inoltre un gran caos estetico: pini marittimi "allucinanti ", le pensiline per le fermate bus e i bus in sosta, la pavimentazione parte in asfalto e parte in porfido! Il tentativo di migliorarla con le fioriere in cemento e legno (ancora presenti qua e là per il Centro storico) era stato in parte triste e in parte ridicolo. "

Nicoletta, 49 anni

"Prima era più una piazza che rispecchiava il contesto della città sicuramente già allora doveva essere pedonale"

Jackie62, 56 anni

"Personalmente preferivo la vecchia piazza. Forse perchè ho tanti ricordi."

Luigi, 56 anni

"La piazza poiche è uno dei pochi punti di aggregazione per i giovani, secondo me andrebbe chiusa al traffico creando magari altre alternative viarie per il traffico, rendendo cosi la piazza un'isola pedonale sicura per la movida magari arredandola con fioriere e lampioni per la pubblica, che siano anche decorativi."

Paolo, 65 anni

"La nuova piazza è stata progettata senza contestualizzarla nella viabilità  cittadina. La piazza di Cantù non potrà  mai funzionare finchè dovrà  per forza essere uno svincolo per attraversate il crinale della città in tutte le direzioni.  Prima deve essere risolto il nodo viabilistico. Poi potrà avere senso  dare un uso pedonale  all'area della piazza.  Attualmente ogni utilizzo per eventi e manifestazioni più o meno temporanee si trasforma in un'accozzaglia di transenne, deviazioni, strutture provvisorie che deturpano il luogo da ogni punto di vista. Pessimo esempio di intervento pubblico anche per ciò che riguarda la tecnica esecutiva ed il controllo dei lavori da parte della pubblica amministrazione. Come dimostrano le continue inutili e dispendiose manutenzioni che non hanno portato a soluzioni dopo anni di periodici raffazzonati interventi."